Dritto al Punto per noi significa arrivare nella maniera più efficace possibile al cuore del problema, e di conseguenza alla soluzione, per raggiungere insieme a te i tuoi obiettivi.
I nostri punti di forza sono: lavoro di squadra, obiettivi chiari e condivisi, tempi definiti.
Negli anni la Dritto al Punto si è arricchita di numerosi professionisti con diverse specializzazioni, e questo ci permette di riuscire ad affrontare nel modo migliore molti problemi diversi.
In particolare, siamo un centro di eccellenza per il trattamento del Disturbo
Ossessivo Compulsivo, di cui ci occupiamo a 360 gradi: oltre alla psicoterapia individuale infatti, sia dell’adulto che del bambino, forniamo trattamenti intensivi e percorsi di supporto per i familiari (scopri di più).
Stabiliamo insieme gli obiettivi: chiari, concreti e raggiungibili. Saprai sempre dove stiamo andando e come lo stiamo facendo.
Dopo una breve ma accurata valutazione iniziale, sarai affidato al professionista più adatto a lavorare con te sul tuo problema.
Quanto ci metteremo ad arrivare dove vogliamo arrivare? Lo stabiliremo insieme all’inizio del percorso e lo monitoreremo strada facendo.
VIDEO
Affrontare il DOC: quaderno di lavoro
Non è vero ma ci credo: il DOC scaramantico o superstizioso
Tic nei bambini
Io non (me ne) lavo le mani!: Vivere con una persona con il Disturbo Ossessivo Compulsivo
“Io non (me ne) lavo la mani!” è un gioco di parole che esprime perfettamente il dilemma dei familiari delle persone che soffrono di Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Il libro accompagna il lettore a capire che può aiutare il proprio caro (quindi non lavarsene le mani), senza cedere ai ricatti del DOC (lavarsi le mani), ma scegliendo una nuova modalità che renderà migliori i rapporti familiari e darà un importante contributo alla lotta contro il disturbo.
Affrontare il DOC: Quaderno di lavoro
Il DOC, o Disturbo Ossessivo Compulsivo, è un disturbo che nasconde molte insidie, tanto che può mettere in difficoltà sia i terapeuti alle prime armi sia quelli più esperti.
E può capitare che chi soffre di questo disturbo non riceva un trattamento adeguato.
Per questo motivo gli autori hanno pensato ad un quaderno di lavoro: uno strumento che possa accompagnare sia il terapeuta sia chi soffre del disturbo, supportando entrambi nel percorso.