Ester Fanton

Alle superiori non avevo le idee chiare su cosa avrei voluto fare “da grande”, mi piacevano alcune materie, altre poco ma non avevo una vera e propria vocazione verso qualcosa in particolare. La psicologia però è sempre stata presente in casa, nei libri sugli scaffali e nei discorsi famigliari, e forse, un po’ per curiosità e un po’ per spensieratezza, alla fine è stata la mia scelta per l’università. Venivo da un liceo scientifico e, in linea con questo, ho optato per quella che, nella mia mente, era la psicologia più scientifica, più comprovata dalle ricerche, ho scelto di fare psicologia cognitiva prima e neuroscienze poi.

Mi è sempre piaciuto trovare risposte chiare ed esaurienti ed ho iniziato ad appassionarmi allo studio dei meccanismi cognitivi e psicologici alla base del nostro funzionamento, come funziona la memoria? Come vengono trasformati i pensieri in parole?

I primi tirocini mi hanno confermato questa scelta, ho iniziato ad entrare nel mondo della riabilitazione neurologica e a lavorare con persone con esiti di trauma cranico e ictus. Ambito in cui continuo a lavorare ancora oggi. Entrare nel mondo del lavoro mi ha insegnato a distinguere la teoria dalla pratica, mi sono resa conto che, dietro alla diagnosi, alla definizione medica, c’è sempre un universo individuale e personale ed ho infine capito che non si può separare la dimensione fisica da quella psicologica. Tale consapevolezza ha rafforzato in me l’idea di iscrivermi ad una scuola di specializzazione in psicoterapia ed ho scelto la scuola di psicoterapia cognitivo comportamentale. Durante il periodo della scuola ho iniziato ad affiancare la mia passione per le neuroscienze alla passione per le persone, per le loro storie e la loro unicità, e finita la scuola ho potuto iniziare a sperimentarmi nella psicoterapia vera e propria, prima nel mio studio e poi qui alla dritto al punto. Oggi, continuo a studiare, ad approfondire ed imparare, mi confronto con le colleghe ed i colleghi e coltivo la mia curiosità verso l’altro, continuando a meravigliarmi degli universi personali ed unici con i quali entro a contatto quando una persona mi fa il dono di raccontarmi la sua storia.

Raccontando qualcosa di me, oltre al lavoro, amo trascorrere il mio tempo libero con mio marito e il nostro cane. Negli ultimi anni ho riscoperto la montagna ed è il luogo in cui mi sento in pace e in cui ho bisogno di andare ogni tanto per liberare la mente. Inoltre, mi piace cucinare, perdermi nelle pagine di un libro e viaggiare in posti nuovi.