I processi che regolano il sonno

Processi diversi regolano il sonno, vediamo quali sono.

 

Quando parliamo di sonno o di insonnia parliamo spesso di quella che viene chiamata propensione al sonno, che possiamo chiamare in maniera più facile “sonnolenza”.

La propensione al sonno è legata a tre processi che intervengo nel sonno e sono:

  • il processo omeostatico
  • il processo circadiano
  • il processo ultradiano

Il processo omeostatico è legato all’omeostasi del nostro organismo. L’omeostasi è la capacità di autoregolazione del corpo umano e quindi questo significa molto semplicemente che se io sono sveglia da molte ore avrò più propensione al sonno rispetto a quando sono sveglia da poche ore. Questo sembra un aspetto molto banale, molto scontato, ma non lo è se consideriamo uno dei comportamenti che maggiormente vengono messi in atto da chi soffre di insonnia, per esempio il sonnellino pomeridiano. Il sonnellino pomeridiano interferisce con questo processo di autoregolazione e quindi va a mantenere il problema dell’insonnia invece che a risolverlo.

Il processo circadiano è invece legato all’alternanza del giorno e della notte e dura all’incirca 24 ore. È legato al nostro orologio interno che ci dice che ad una certa ora dobbiamo andare a letto, quindi la propensione del sonno ad una certa ora della giornata aumenterà.

Il processo ultradiano è invece legato all’alternanza delle fasi del sonno. Sappiamo infatti che il sonno non è sempre uguale da quando ci addormentiamo a quando ci svegliamo, ma attraversa delle fasi, dei cicli. Ci sono per esempio delle fasi di sonno leggero, delle fasi di sonno profondo, delle fasi in cui sogniamo che sono le fasi dette REM e le fasi in cui non sogniamo. Tipicamente in una notte di sonno l’intensità delle fasi REM aumenta e l’intensità delle fasi non-REM diminuisce. Questo processo è legato ad attività principalmente ormonali.