Stress (da Coronavirus ma non solo): cosa vuol dire questa parola?

La situazione che stiamo vivendo nelle ultime settimane a causa del coronavirus è una situazione che ci crea sicuramente un forte stress. Stress è una parola che utilizziamo tutti quotidianamente, ma di cui spesso ignoriamo il significato. Che cos’è realmente lo stress?

 

Per capire questo concetto dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, in particolare ai nostri antenati che vivevano nelle caverne. Il nostro cervello per molti aspetti è molto simile a quello che era il cervello dei nostri progenitori.

Immaginiamo una situazione in cui, per esempio, esco dalla mia caverna e mi trovo davanti una bestia feroce, per esempio un orso. Nel momento in cui il mio cervello percepisce il pericolo viene rilasciata l’adrenalina, cioè viene attivato il sistema nervoso simpatico, e le conseguenze che questo provoca nel mio organismo sono di vario tipo: le due più importanti sono il fatto che il mio cuore inizia a battere più velocemente perché deve pompare più sangue perché i muscoli hanno bisogno di più sangue. In particolare, i muscoli delle braccia, che servono per attaccare, e i muscoli delle gambe che servono per fuggire. Il secondo cambiamento è che la mia respirazione diventa più affannosa e questo perché c’è più bisogno di ossigeno ai muscoli.

Ci sono anche tutta una serie di altre cose che succedono al nostro organismo, ma queste sono le principali. A questo punto, o attacco, o fuggo. Se ho davanti un orso è più probabile che io scappi e a questo punto gli scenari sono due: o vinco io o vince l’orso.

Se vince l’orso finisce la storia.

Se invece vinco io, cioè se riesco a mettermi in salvo, all’attivazione del sistema nervoso simpatico segue l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico, che disattiva la reazione di attacco o fuga e fa in modo che le mie funzioni corporee tornino ai livelli di prima di percepire il pericolo, in una situazione di relax.

Quello è quello che succede nel nostro organismo quando ci spaventiamo, ma nel momento in cui si percepisce che in realtà non c’era nessun pericolo pian piano l’adrenalina viene smaltita e tutto torna alla normalità. Quando parliamo di stress è perché questo non avviene, cioè non c’è un momento in cui io mi sento al sicuro e quindi posso rilassarmi. Questo è il motivo per cui il coronavirus ci crea questa situazione che possiamo correttamente etichettare come stress.

Da diverse settimane infatti viviamo costantemente bombardati da informazioni, da numeri, nuovi contagi, morti e informazioni dalla Cina, dagli Stati Uniti, dalla Germania. Non sappiamo bene che cosa possiamo fare, se possiamo continuare andare a fare la spesa nel supermercato dove siamo sempre andati, se non ci possiamo più andare, se possiamo andare a correre, quanto ci possiamo allontanare da casa. Quindi tutta questa situazione di incertezza fa si che permanga attiva nel nostro organismo questa reazione di attacco o fuga che ci tiene costantemente all’erta.

Questa attivazione sul lungo termine ha degli effetti collaterali: questa è la brutta notizia.

La bella notizia è che possiamo limitare il più possibile questi danni e fare in modo, per quello che ci è concesso, di poterci rilassare e vivere al meglio questa situazione.