Iperventilazione: e se respirassi troppo senza accorgermene?

Chi soffre di ansia o di attacchi di panico tende spesso a iperventilare cioè a respirare in maniera più veloce e più profonda di quanto sia necessario.

 

L’iperventilazione (come abbiamo già visto) provoca sintomi che assomigliano molto a quelli dell’ansia e a quelli dell’attacco di panico, aumentando così le probabilità di scatenare un attacco di panico vero e proprio in chi ne è predisposto o ne ha già vissuto qualcuno.

L’iperventilazione però non è l’unico modo che noi abbiamo per per fare entrare nel nostro organismo più ossigeno di quanto sia necessario. Vediamo gli altri.

Il primo modo è semplicemente respirare più di quanto sia necessario in condizioni di riposo. Spesso chi soffre di ansia chi soffre di attacchi di panico tende proprio a respirare più del dovuto: ma come facciamo a sapere se stiamo respirando troppo? Semplicemente possiamo contare i nostri cicli respiratori, cioè contare quante volte inspiriamo ed espiriamo nel corso di un minuto per esempio.

Quindi prendiamo il telefono, mettiamo un timer di un minuto e contiamo in questo minuto quanti cicli respiratori facciamo. Contati? Quanti cicli abbiamo fatto? Consideriamo che un individuo adulto fa tra i 10 e i 20 cicli respiratori al minuto cioè vuol dire che respira tra le 10 e le 20 volte in un minuto. I bambini per esempio respirano molto di più, e le persone adulte allenate, quindi gli sportivi per esempio, respirano meno. Però normalmente diciamo che respiriamo tra le 10 e le 20 volte in un minuto. Se respiriamo più di 20 volte in un minuto probabilmente stiamo respirando troppo e questo probabilmente ci fa stare in uno stato di leggera ansia magari per tutto il giorno.

Il secondo modo che noi abbiamo per introdurre nel nostro organismo più ossigeno di quanto ce ne serva è sospirare spesso: facciamo dei sospiri anche senza rendercene conto. Questo sospirare ci dà spesso una falsa sensazione di rilassamento di calma, ma in realtà è più probabile che faccia aumentare i sintomi dell’ansia.

Il terzo modo che noi abbiamo per fare entrare nel nostro organismo più ossigeno di quanto ce ne serva è sbadigliare. Molte persone che soffrono di ansia e attacchi di panico, nel momento in cui glielo chiedo per esempio durante il colloquio, si accorgono che spesso durante il giorno sospirano o appunto sbadigliano spesso. Questi sono tutti i modi che noi abbiamo per fare entrare nel nostro organismo più ossigeno di quanto realmente ce ne serva, e sono tutti comportamenti che ci possono predisporre a stare in uno stato di ansia costante tutto il giorno o avere un vero e proprio attacco di panico.