E dopo la diagnosi di DSA?

Quando si osserva nei primi anni della scuola primaria un bambino con difficoltà negli apprendimenti che possono riguardare la capacità di lettura, scrittura o capacità matematiche, perché è importante fare una valutazione?

 

 

Le difficoltà che i bambini incontrano nei primi anni della scuola primaria possono essere difficoltà derivanti da un disturbo specifico dell’apprendimento, oppure difficoltà transitorie che poi andando avanti con la scuola rientrano. È importante durante i primi anni di scuola primaria osservare le capacità mostrate dal bambino in questi apprendimenti di base. Nel momento in cui alla fine dei primi due anni, e dei primi tre anni per la matematica, fossero ancora presenti queste difficoltà e vediamo che il bambino è più lento rispetto agli altri bambini o commette ripetutamente gli stessi errori sarebbe opportuno effettuare una valutazione degli apprendimenti proprio per capire se è presente un Disturbo Specifico dell’Apprendimento.

Nel caso fosse presente, è importante conoscere il profilo del bambino e del disturbo. I DSA non sono tutti uguali. Ogni bambino con DSA presenta specifiche caratteristiche, e la valutazione del percorso diagnostico permette di avere una fotografia del funzionamento del bambino nelle diverse aree degli apprendimenti. Questa fotografia dello stato attuale, e delle capacità del bambino in quel momento, dà modo poi di costruire un percorso di intervento calibrato proprio su quel bambino specifico.

È importante fare il prima possibile la valutazione.

La diagnosi precoce è fondamentale perché permette nei primi anni in cui il bambino è esposto all’insegnamento delle capacità di lettura, scrittura e calcolo di fare un intervento di riabilitazione di quelle che sono le difficoltà incontrate dal bambino. Questo è possibile solamente nei primi anni perché c’è una maggiore plasticità e se riusciamo a capire da subito quali sono le difficoltà e quali sono le aree coinvolte possiamo intervenire su queste cercando di superare le difficoltà.

In un ragazzino più grande, per esempio un ragazzino alle medie, sarà più difficile andare a riabilitare la funzione del processo ad esempio di lettura e serviranno altri interventi, che sono principalmente interventi di abilitazione all’utilizzo di tutti quegli strumenti compensativi che permettono al bambino di compensare le difficoltà derivanti dal DSA.

Gli strumenti compensativi sono un po’ come gli occhiali che permettono di bypassare i problemi di vista e riuscire ad effettuare tutti i compiti previsti nonostante questi. La stessa cosa accade per la lettura quando utilizziamo una sintesi vocale, o per la matematica quando utilizziamo la calcolatrice: questi strumenti permettono di bypassare la difficoltà, permettendo al ragazzo di riuscire nel compito.

Ulteriore intervento che è importante fare con i DSA è un supporto emotivo per tutte quelle che possono essere difficoltà emotive. Pensiamo al livello di autostima che un bambino può costruire nel corso del tempo, quando per anni si vede in difficoltà negli apprendimenti confrontandosi con gli altri bambini. I DSA hanno spesso delle ricadute anche sull’emotività del bambino e accanto ai percorsi di riabilitazione e abilitazione gli strumenti compensativi è importante anche supportare il bambino e il ragazzo negli aspetti più emotivi-relazionali così da offrire un supporto a tutto tondo e quello che è il suo percorso scolastico.